Data: 16/11/2014
Da: XXX@gmail.comSalve,
abbiamo da poco adottato una gattina, che ha in teoria sui due mesi o poco più ( è una trovatella ).
Da premettere che la ragazza che la teneva in stallo dopo avercela portata ci ha detto che mordicchiava e faceva gli assalti alle braccia e che era molto vispa e sfacciata, quindi è una situazione che c’è già da prima che l’adottassimo!Sono due settimane che è con noi e generalmente è molto affettuosa: fa le fusa, si lascia accarezzare quando è stanca o comunque quando dorme; a volte si addormenta sulle mie gambe; fa la ruffiana strusciandosi addosso quando vuole qualcosa; ci viene incontro quando ritorniamo o comincia a miagolare quando ci chiudiamo in una camera perché vuole entrare anche lei per stare con noi.
Insomma, è molto “socievole”, non le piace molto star da sola e in generale vuol sempre compagnia. Anzi, sembra quasi che soffra a stare da sola, perché se ci chiudiamo in una camera e la lasciamo sola comincia a miagolare, a graffiare la porta, e forse ci sbatte anche contro.Però quando comincia a giocare è una vera peste. Addenta qualsiasi cosa si muova. In generale morde qualsiasi cosa, e purtroppo anche le mani o le braccia! Però morde anche se non si è nella fase di gioco. Per farle un esempio:se sta sdraiata, comincia a fare le fusa, e mi avvicino per accarezzarla, mi mordicchia la mano. Dico mordicchia perché lo fa molto delicatamente, senza premere molto, però lo fa. E ci sono molti episodi simili che non riesco ad elencare tutti. Il problema però è che quando è nella fase di “gioco” diventa un po più pesante. A volte se la sto facendo giocare con un giochino, gioca un po’ e poi appena si accorge del braccio, attacca il braccio che sto usando per il giochino. E molto spesso morde anche molto forte. Si appende con gli artigli e morde, ma anche se sta giocando da sola eh, se vede il braccio si mette in posizione di attacco e poi si lancia. Il problema è che quando è in questo stato non funziona nulla per farla smettere.
Se la stacco e la porto davanti al tiragraffi o ad un giochino, lo guarda per un paio di secondi e poi si aggrappa alle caviglie e gioca con quelle.
- Se la guardo male non mi da proprio retta e continua col suo gioco
- Se tolgo il braccio lo riacchiappa
- Se le incrocio le braccia le riattacca comunque
- Se la prendo in braccio e la sposto, nel mentre lo faccio cerca di mordere la mano, poi le faccio notare un nuovo gioco, ci gioca per un po, ma se rivede il braccio ci si fionda.
A volte fa dei veri e proprio assalti: si mette a pancia in giù, aggancia lo sguardo, muove la coda e va verso il braccio. E lì è pericolosa perché preme fortissimo.
La cosa che temo è che spesso non lo fa solo col braccio… se ha la faccia a portata potrebbe giocare anche con quella. Una sola volta ha provato ad afferrarmi in faccia e mi sono spostato, non è più successo, ma l’ho sorpresa a guardarla come se ci stesse facendo un pensierino. Una volta ha giocato con il braccio di un amica che è venuta a casa e le ha fatto molto male.Ora che sto scrivendo sono seduto sul divano, lei è sullo schienale, era tranquilla, poi mi ha morso sul collo!
Insomma, comincia a diventare un problema serio. Lei potrebbe darmi qualche consigli su come posso educarla a non comportarsi più in questo modo.
Grazie mille in anticipo!
Buongiorno,
da quel che scrive il forte sospetto è che la sua gattina abbia avuto uno sviluppo comportamentale carente o deficitario fino a questo momento.
La sua fortuna è la giovane età. Avete tempo per permetterle di raggiungere una discreta capacità di autocontrollarsi.
Il mio caldo consiglio è di contattare un veterinario esperto in comportamento animale, avrete maggiori possibilità se vi farete seguire da qualcuno di persona.
Mi spiace lasciarla senza neanche un consiglio, pertanto ecco cosa mi sento di dirle.
Va benissimo che togliate il braccio o la mano che sta mordendo, ma se il gatto riesce comunque a riattaccarcisi, evidentemente la cosa non riesce proprio bene. Se il gatto morde, emettete un suono forte (“ahi” “eh””shh” ) poi alzatevi e allontanatevi dal gatto, in modo tale che non possa attaccarsi nuovamente a voi. Abbiate cura di avere vicino un gioco, una pallina ad esempio da far rotolare nella stanza, così che possa ridirezionare l’attività su quello.
In una situazione simile alla vostra sono molti i punti su cui si lavora, non solo il controllo del morso: la calma, l’interazione, la comunicazione.
Mi spiace non poterle essere di aiuto più di così.
Cordiali saluti,
di Elena Borrione
(27/11/2014)
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