Data: 29/9/2014
Da: XXX@hotmail.comBuonasera,
mi sono decisa a scriverLe in quanto il problema tra i miei due gatti persiste e noi siamo vicini alla disperazione. Prima di chiamare un comportamentalista a domicilio voglio provare anche questa strada. Partiamo dal principio.Da Ottobre 2011 ho una miciona che di carattere è sempre stata indipendente e un po’ aggressiva, tanto che il veterinario da cui vado a fare i vaccini mi ha sempre detto che non avrebbe mai accettato un altro gatto in casa.
A Gennaio 2012 ho recuperato un gattino per strada e me lo sono portato a casa, mi hanno detto che aveva circa 6 -7 mesi. Per una settimana l’ho tenuto chiuso in una stanza, il tempo di fare tutte le visite, esami e sverminazioni del caso. Li abbiamo fatti incontrare con estrema cura (forse troppa), mi sembra addirittura che lui fosse al guinzaglio in casa per evitare che lei lo “sbranasse”. I primi tempi li seguivamo molto. gli stavamo abbastanza addosso e se vedevamo che lei cercava di picchiarlo mettevamo tra di loro un cuscino x allontanarli, forse anche questa idea è stata malsana e troppo ansiosa ma avevo veramente paura che si facessero male agli occhi. Siamo andati avanti così per un po’, periodi in cui tutti mi dicevano che se la sarebbero risolta da sé (anche veterinari) ma così non è stato. Passavano i mesi e lui prendeva sempre di più il sopravvento su di lei, la gatta aggressiva che conoscevamo si è trasformata in un agnellino sottomesso e anche a noi faceva molto male questa cosa in quanto lui la tartassava da mattina a sera e lei non viveva più. Alla fine abbiamo preso la decisione di castrarlo, per vedere se magari la causa di questo suo voler predominare potesse essere questo, l’operazione è stata fatta quando lui aveva circa un anno, poco più. La situazione purtroppo non è cambiata, soprattutto d’estate e con l’arrivo della primavera, inizia ad essere più attivo e questi episodi si manifestano molto frequentemente. Nello specifico lui la rincorre per tutta casa, le salta addosso la morde al collo e lei strilla come una disperata.
Capisco che non si amino, non pretendo che si lecchino dalla mattina alla sera, ma vorrei che anche lei vivesse felice, o gli si ribellasse o semplicemente si ignorassero… certe volte con il diffusore la situazione sembra un po’ più calma ma giorni, come oggi, è successo il finimondo. L’ha attaccata sotto ai miei occhi, lei scappa e lui la rincorre per attaccarla di nuovo, e lei come una fessacchiotta si sottomette a pancia all’aria. Voglio precisare che quando vogliono convivono benissimo: mangiano nello stesso piatto, dormono sul letto insieme (quando ci siamo noi), a volte giocano insieme o si rincorrono senza farsi male. Quindi non capisco proprio perché lui si comporti così, abbiamo pensato che fosse per gelosia nei miei confronti visto che lui mi sta sempre attaccato, ma vorrei veramente porre fine a questa situazione e soprattutto capire dove sbagliamo per non indurre noi questi episodi.
Concludo dicendo che quando succedono questi attacchi da parte di lui, noi la difendiamo sempre e lo stacchiamo brontolandolo, prima inizialmente cercavamo di evitare ma adesso non è più tollerabile. Le poche volte invece che lei si ribella lasciamo fare perché, almeno secondo noi, lei deve imparare a farsi rispettare, insomma è una gattona, è il doppio di lui, se solo volesse.
La ringrazio infinitamente
Gentile Sig.ra XXX,
può provare con il rendere la sua abitazione più adatta ad ospitare due gatti invece che uno, aumentando ad esempio il numero di lettiere, di cucce (magari liberando qualche ripiano della libreria), di giochi a disposizione, di ciotole con il cibo.
Se però la convivenza rimane burrascosa, contatti un veterinario esperto in comportamento, prima che si deteriori ulteriormente la relazione tra i due gatti.
Cordiali saluti,
di Elena Borrione
(29/09/2014)
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