Data: 05/12/2014
Da: XXX@hotmail.itBuonasera,
con la presente sono a chiederle gentilmente il suo consiglio/aiuto.
Il nostro micio ha 7 mesi, l’abbiamo preso il 23 novembre da un allevamento di XXX, è arrivato in un trasportino con un treno ed è con noi da quella data.
XXX è un certosino, bellissimo, sano e vivace, mangia con piacere in modo regolare, fa i suoi bisogni nella lettiera, se stimolato gioca e si diverte molto, di notte gira per casa senza fare disastri, conosce già il posto dove viene conservato il suo cibo e ormai conosce gli orari dei 2 pasti principali, durante il giorno gli diamo degli spuntini per tentare di avvicinarlo e per rendere la sua giornata meno noiosa.
Passa tutto il giorno in un angolo e se tentiamo di accarezzarlo lui si infila sotto al mobile che si trova a pochi centimetri da lì. Questo è il nostro problema: è spaventato ed ha molta paura, non si può accarezzare per non parlare di prenderlo in braccio, impossibile!Da una settimana abbiamo messo in casa il diffusore XXX e abbiamo anche comprato quello spray ma nulla è
cambiato. Il micio sta bene fisicamente ma ha il terrore di essere toccato.Grazie e saluti
Buongiorno Sig. XXX
il primo consiglio è quello di concedere del tempo al gatto. Da quel che mi scrivete il gatto si sta ambientato alla casa: mangia, usa la cassettina igienica, esplora l’ambiente. Resta la diffidenza nei vostri confronti, che verrà meno giorno dopo giorno.
Il mio consiglio è quello di non forzarlo nei contatti. Abbiate pazienza, in fondo la convivenza dura da soli quindici giorni. Piano piano incomincerà ad avvicinarsi a voi, inizialmente nei momenti di quiete in casa, quando la sera guardate la televisione seduti sul divano ad esempio. Per poi cercarvi con sempre maggiore frequenza.
Se tutto questo non dovesse avvenire nei prossimi quindici giorni, contattate un veterinario esperto in comportamento che possa valutare di persona la vostra situazione.
Cordiali saluti,
di Elena Borrione
(10/12/2014)
La Dottoressa risponde, quasi sempre prontamente, a tutte le richieste, nel limite della correttezza professionale. Spesso non e' possibile fornire via mail una soluzione pronta all'uso, ma ricevere uno spunto di riflessione e', in ogni caso, prezioso. Si ricorda di non chiedere ne' prescrizioni mediche ne' terapie farmacologiche via email
Hai provato a seguire la Dottoressa su Facebook? Clicca qui!